Gattuccio


(Scyliorhinus canicula)

Caratteristiche
Il Gattuccio è, a tutti gli effetti, un piccolo squalo, molto vorace, ma non pericoloso per l’uomo. Può arrivare a una lunghezza massima di settantacinque/ottanta centimetri. La bocca è, come per tutti gli squali, situata sotto la testa ed è fornita di numerosi denti, piccoli e con un numero di punte variabile. Il corpo è slanciato e fusiforme, assottigliandosi gradualmente verso la coda; il muso è arrotondato e gli occhi sono ovali, senza membrane nittitanti e hanno una spessa piega della pelle lungo il margine inferiore. Le aperture branchiali sono cinque, piccole, e le ultime due sono situate sopra la pinna pettorale. La pelle è ruvida e un tempo veniva usata per levigare il legno, l’alabastro e il rame. Le pinne dorsali sono due; la prima in posizione posteriore a quella ventrale, la seconda in posizione immediatamente posteriore a quella anale. La pinna caudale è dritta ed è rivolta verso l’alto in maniera quasi impercettibile e il lobo superiore è molto più stretto di quello inferiore.
Il dorso è bruno rossastro, grigio o giallo-grigio con molte macchie piccole e nere, talvolta persino bianche, disseminate per tutto il corpo. Il Gattuccio è oviparo e le sue uova hanno forma rettangolare, essendo contenute in capsule trasparenti di colore bruno giallastro, lunghe da cinque a sei centimetri e larghe da due a tre centimetri. Le uova sono ancorate al fondo tramite delle appendici situate agli angoli della capsula, a forma di viticci, che si appendolo alle gorgonie del fondo.
Il Gattuccio è commestibile e viene comunemente venduto spellato, insieme al palombo.

Dove vive
Il Gattuccio è comune nel Mediterraneo, nell’Atlantico orientale, a nord fino alla Norvegia e a sud fino al Senegal. Predilige i fondali sabbiosi o fangosi, comunque nelle vicinanze di scogli sommersi, dai tre ai quattrocento metri di profondità. I Gattucci hanno abitudini notturne e di giorno li si vede spesso adagiati sul fondo di tane più o meno tortuose, mentre di notte si mette in caccia, nutrendosi di animali che vivono a contatto con il fondo. Alla fine dell’estate si trasferiscono a quote abissali e scelgono il partner per accoppiarsi e quindi tornano in acque basse per la fecondazione. I luoghi più adatti a questi pesci sono i fondali misti di scoglio ed alga, a diretto contatto però con profondità elevate.

Come si Pesca
Preda frequente del bolentino di profondità, non è considerato pregiato e moltissimi pescatori lo slamano delicatamente per poi liberarlo. Il sub può incontrarlo più frequentemente a coppie, comunque a profondità non alla portata di tutti, alla base di pareti sommerse ricoperte di gorgonie, per lo più adagiato sul fondo di crepacci come se stesse dormendo, oppure nascosto sotto i sassi al termine delle praterie di posidonie. La cattura non presenta difficoltà e di solito il tiro è facile. Comunque non è il caso di sparare a questa preda che non ha nessun interesse per il cacciatore visto lo scarso valore alimentare.

Tecniche di pesca
Dalla barca.